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al testo di Salvatore Armando Santoro
Burattini
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Burattini La foto è di Aldo Augeri, regista del Teatro di Atneo dell'Università di Lecce (g.c.) Siam solo e sempre dei Pinocchi burattini inerti senz'anima e né corpo, senza fili non siamo più noi stessi cervelli informi e quattro stracci smessi. Pensiamo d'esser tutti dei cervelli ma se guardiamo bene che vediamo? Di cervello v'è nulla, un corpo vinto, e d'esser nulla io ne son convinto. Dietro tante apparenze (oh, l'apparire!) ci crediamo d'esser tutti buoni e grandi al dotto disquisir che resta in fondo? Tanta superbia e un breve girotondo. E non serve d'umiltà andar vestiti (spesso questo concetto ripetiamo) se poi s'ostenta d'essere una casta d'altre diversa ma sempre stessa pasta. Salvatore Armando Santoro (Donnas 10.8.2017 – 18,42)
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Franca Colozzo
- 16/03/2018 09:04:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Salvatore, hai ragione! Non siamo nulla e ci atteggiamo a grandi uomini su questa Terra intrisa di sudore e di fatica, e purtroppo anche di sangue e di stragi di innocenti. Poveri burattini agitati da corde e legacci esteriori o interiori, quasi privi di consistenza nei nostri miseri stracci mortali. Dovremmo tener in mente, forse ogni giorno, che ritorneremo polvere da cui siamo venuti e di tutta questo agitarsi, questo contorcersi per affermare la nostra superiorità, non resterà più niente. Lumiltà non deve essere una veste indossata solo per mascherare la protervia, ma un habitus mentale costruito nel tempo, nel corso della vita. Difficilmente, però, si diventa umili in età adulta se non sono state costruite, fin dalla prima infanzia, le basi per la modestia ed il rispetto degli altri. Ti auguro una buona giornata.
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